PPP e concessioni: il Brasile in cerca di risorse private
a cura di Eduardo Fiora 

traduzione di Giuliana Giannessi
La legge brasiliana definisce il Partenariato Pubblico-Privato (PPP) come un contratto per lavori o servizi non inferiore a € 6.600.000, con una durata minima di cinque anni e massima di 35 anni, firmato tra impresa privata e governo federale, stati e comuni.
Il PPP si differenzia dalla concessione comune per la forma di remunerazione del partner privato. Nella concessione comune, il pagamento viene effettuato sulla base dei canoni di utenza per i servizi forniti.
Nel PPP, invece, l'agente privato è remunerato esclusivamente dal governo o tramite una serie di combinazione di tariffe applicate agli utenti dei servizi e allocazione delle risorse pubbliche. Se compiuti gli standard richiesti, il governo paga la controprestazione dovuta. In caso contrario, la detrazione sarà fatta nel pagamento, ai sensi degli accordi previsti anche nel contratto.
Nel settore federale (governo centrale), il comitato direttivo PPP (GPC), composto da integranti rappresentanti dei Ministeri di Pianificazione e Finanza è quello che ordina, autorizza e stabilisce i criteri di selezione dei progetti. Successivamente, il Ministero della Pianificazione coordina i partenariati pubblico-privato.
I PPP sono stati ampiamente utilizzati dai governi statali, mentre il governo brasiliano preferibilmente fa affidamento sul sistema delle concessioni, come nel settore aeroportuale.