Oggi la frutta nasce non più dagli alberi, ma da una stampante 3D
Gli usi e le mode cambiano, ma non pensavamo così in fretta. Tra qualche anno, quando vorremo mangiare un succoso frutto non ci recheremo più, come sarebbe ovvio, dal fruttivendolo, ma da un gestore di stampanti in 3D.
No, non sto scherzando, ormai queste stampanti in 3D sfornano, è proprio il caso di dire, proprio di tutto.
Dopo la cioccolata anche la frutta, anche se per la verità è solo un surrogato.
La stampante è prodotta dalla società britannica Dovetailed e funziona attraverso una particolare tecnica di gastronomia molecolare chiamata 'sferificazione', portata alla fama dal noto chef Ferran Adrià.
Con questa tecnica di cucina molecolare si ottengono delle sfere che contengono un liquido, amalgamando le singole gocce di liquido di diversi sapori nella forma desiderata, permette di ottenere la creazione di 'frutti' artificiali su misura.
Droni: Al via la formazione di piloti e operatori
Nasce la Elitaliana drone division per la formazione e le attivita’ operative. Sarà presentata a Roma il 24 e 25 maggio in occasione del “Drone Expo&Show. Il settore vede impegnate oltre 400 aziende.
di Roberto Mostarda
L’evoluzione dei droni ha raggiunto un tale livello di scala e di utilizzo da rendere necessaria la creazione di una struttura di supporto e formazione per quanti si occupano del settore che ne consideri le particolarità e specificità operative e pratiche.
ETICHETTA TUTTA ITALIANA
di Sergio Lo Martire -
Tra i tanti problemi della nostra economia, uno dei più gravi è certamente la contraffazione del nostro "made in Italy". Ogni anno vanno in fumo miliardi di euro e perdiamo quote importanti di mercato importanti per questa concorrenza criminale che porta i nostri prodotti a non offrire più alcuna sicurezza ai consumatori non solo in Italia, ma ancora di più all'estero.
Ma se le vie politiche giudiziarie e diplomatiche non hanno portato alcun frutto tangibile per fortuna da buoni italiani non ci manca l'ingegno.
Così è nato un progetto di ricerca per realizzare sistemi elettronici con etichette wireless a costi contenuti, ma anche eco-compatibili, energeticamente autonome e quindi senza batterie, coordinato dall’Università di Bologna, dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione “G. Marconi”, Campus di Cesana e finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca con 1,1 milioni di euro.
Lo scopo è di rilevare parametri fisici di un prodotto, permettendo di creare etichette intelligenti stampando direttamente i circuiti elettronici su materiali riciclabili come la carta o il polietilene.
Dronimania. Progresso e privacy: insieme!
di Roberto Mostarda -
Stiamo camminando per le strade della nostra città, in un campo, in mezzo alle montagne, siamo sulla spiaggia, alla guida della nostra automobile. Ogni nostro atto può in quel momento essere individuato, controllato, monitorato. Non soltanto perché il nostro cellulare lascia una scia e il suo segnale dice esattamente dove siamo, o perché questo risultato sia dovuto al nostro navigatore satellitare, ma perché qualcuno – da lassù – ci guarda! Ma non si tratta di un entità superiore, si tratta di un drone.
IMPRONTE DIGITALI
di Simona Peroni -
L’impronta digitale è costituita da una serie di linee lasciate dai “dermatoglifi” dell’ultima falange delle dita delle mani. Il dermatoglifo è il risultato dell’alternarsi di creste e solchi che sono presenti anche nelle piante dei piedi e sono immutabili nel tempo. Sono anche uniche, perché cambiano da individuo ad individuo. Purtroppo l’individualità dell’impronta non è stata mai scientificamente dimostrata in maniera assoluta. E’ solo un’ipotesi di lavoro impossibile da provare anche se l’opposto (due impronte uguali appartenenti due persone diverse) fino ad oggi non si è mai verificato.